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 " L'artista Nathalie Rao (Versailles 1968, vive e lavora a Parigi) ha partecipato alla scena artistica parigina degli anni 2000 diventando cofondatrice dello spazio d'arte contemporanea "Public" con altri artisti e curatori indipendenti. Il suo lavoro, composto di video, fotografie, disegni, performance e installazioni, riflette su temi quali: l'esperienza della città, dello spazio e del corpo, l'effimero, il caso e la nozione di multiplo. Senza alcuna frattura, l'artista progetta le sue opere tanto come modo di arricchire, quanto come modo di aggiungere, in un Janismo creativo di fronte al quale lo spettatore diventa fruitore attivo e curioso.

Il suo modus operandi rapporto che intesse con il mondo circostante (quello della quotidianità e della vita), appartiene quindi a questa cerchia di artisti destinati a muovere i primi passi con la difficile “carica” del mestiere artistico. ricerca degli anni '60 e '70, mediata da questa generazione di artisti chiamati ad andare oltre i successi consolidati della transavanguardia europea, riscoprendo la poetica del comune e del minimo intervento.

 

FoLaureato accademicamente presso l'Ecole d'Art Nationale de Cergy – FR, le sue opere sono state presentate in mostre in centri e musei internazionalint: Museo Adzac, Parigi (1991); Centro d'Arte Contemporanea Passaggi, Troyes (2001); Centro per l'Arte Contemporanea, Sète (2002); Palais de Tokyo, Parigi (2003); FRAC Champagne-Ardenne, Reims (2005); Le Salon du Salon, Marsiglia (2014), Aather Art Space, Sophia (2020); Fondazione SoutHeritage per l'Arte Contemporanea, Matera (2023)".

Estratto dall'intervista (tradotta italiano/frenchese) ad ANGELO BIANCO CHIARAMONTE per Juliet Art Magazine (Edizione cartacea), Trieste. Italia 2023